Il problema impossibile

Sentiamo dire spesso: “Io non posso imparare a giocare a scacchi perché ho poca memoria e ci sono troppe regole da ricordare.”  E’ vero che giocare a scacchi a livello avanzato richiede talento, studio, capacità di concentrarsi, capacità critiche e tante altre cose, ma è anche vero che, per iniziare, tutto ciò non occorre e tanto meno la memoria. Chiunque a qualsiasi età può imparare in poche decine di minuti. I pezzi sono solo sei: Re, Donna, Alfiere, Cavallo, Torre e Pedone, ognuno col suo singolare movimento che è sempre quello da secoli. L’Alfiere muove sulle diagonali, la Torre si sposta sulle colonne e sulle traverse, Il Re muove in tutte le direzioni solo di una casa per volta e così via. La descrizione del movimento di ogni pezzo è brevissima e facilmente memorizzabile. Nella vita memorizziamo migliaia di cose ben più difficili di queste. Non ci sono regole strane o che mutano in continuazione. E le regole fuori dall’ordinario?: Ben due! Si, solo due e non è difficile ricordarle.

Detto questo, quindi, risulta difficile capire perché anche giocatori esperti si trovino in difficoltà a risolvere il problema che vi proponiamo qui sotto. Forse la difficoltà sta nel fatto che se arriviamo noi ad una certa posizione abbiamo tutte le informazioni necessarie per proseguire, mentre se la posizione ci viene proposta è come trovarsi fiondati in una strada sconosciuta.

Quando si propone questo problema, dopo averci pensato su un po’, tutti o quasi ti dicono: “Sei sicuro che questa è la posizione corretta? Forse c’è un pezzo in posizione sbagliata? Così è impossibile risolverlo”.  E quando gli mostri la soluzione:” Ah! Era semplice, ma non mi avevi dato tutte le informazioni”. Come se una posizione di scacchi richiedesse informazioni e non solo ragionamento. Basta ricordare le regole che, come dicevamo prima, sono pochissime.

Adesso cercate di risolvere il problema il cui enunciato è semplicissimo e di cui vi daremo la soluzione più avanti dopo la vostra assicurazione che avrete fatto tutti i tentativi per capire come si fa.

Il Bianco muove e da scacco matto in una mossa!

Come dicevamo nella premessa il movimento dei pezzi non è difficile da imparare così come non è difficile ricordare le uniche due mosse speciali: l’Arrocco e l’En passant (in italiano ”presa al varco”).

Definizione di “En passant”: quando un pedone viene spinto di due passi dalla casa di partenza, un pedone avversario che si trovi nella quarta casa (quarta del pedone che muove, quinta per l’avversario) di una delle due colonne adiacenti ha facoltà di catturarlo, se vuole, come se avesse mosso di un solo passo. La cattura deve avvenire nella mossa immediatamente successiva pena la perdita della facoltà di farlo. Una regola semplice che tutti i giocatori conoscono, ma che in questo caso viene dimenticata.

Ed ecco la soluzione 1) d5xe mediante presa al varco e matto di scoperta con l’Alfiere. Non essendoci altre soluzioni bisogna capire quale può essere stata l’ultima mossa del nero. Evidentemente ….e5.  Facile vero?

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